lunedì 24 settembre 2012
Daddy - Nostalgie
Nazione: Francia
Anno: 1990
Genere:Drammatico
Durata: 105
Regia:Bertrand Tavernier
Cast::Dirk Bogarde (Daddy)Jane Birkin (Caroline)Odette Laure (Miche)Emmanuelle Bataille (Juliette)Charlotte Kady (Barbara)Sophie Dalezio (Nurse)Raymond Defendente (Jimmy)Louis Ducreux (Il vecchio del metro)Andree Duranson (Yvonne)Gilbert Guerrero Helene Lefumat Michele Minns (Carolina bambina)Fabrice Roux (Pescivendolo)Sylvie Segalas (Nurse)
Soggetto:Colo Tavernier O'Hagan
Sceneggiatura:Bertrand Tavernier, Colo Tavernier O'HaganMontaggio:Ariane Boeglin
Scenografia:Jean Louis Poveda
Fotografia:Denis LenoirMusiche:Antoine Duhamel
Costumi:Christian Gasc
Trama :
Un anziano inglese molto agnostico, marito di Miche, una metodica e alquanto lamentosa cattolica francese, dopo una vita dedita per lavoro ai viaggi e agli incontri mondani, si ritira con lei in una confortevole villetta sulla Costa Azzurra. In seguito a un intervento chirurgico al cuore, viene raggiunto da Parigi dalla figlia Caroline, che gli resta vicino durante la convalescenza per qualche settimana. Caroline scrive sceneggiature di film, è divisa dal marito, e ha un figlio che ha dovuto lasciare a Parigi. Durante il soggiorno nella casa dei genitori, cerca di rinfrancare, comprensiva, la madre, sopportandone con affettuosa indulgenza non scevra da qualche umanissimo scatto d'impazienza, paure, malinconie e piccole fissazioni borghesi, che il ricorso alla religione e alla preghiera non l'aiutano a superare. Ma riesce soprattutto a riscoprire il padre, che mentre era bambina le era risultato alquanto estraneo, avendo poco tempo da dedicarle. La sua affettuosa assistenza glielo ravvicina e fa nascere fra loro un'intesa delicata, fatta di piccole, furtive complicità e di dialoghi sommessi. L'esperienza con i due da comprendere e rasserenare rende pensosa Caroline, facendola riflettere su se stessa, sul proprio matrimonio, sul figlio, sulla vita. Poco dopo il rientro di Caroline a Parigi, Daddy muore, lasciandola sgomenta in un dolore accompagnato dal ricordo mesto e pieno di riconoscenza per lui, che "l'ha fatta ridere e sognare".
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